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5° giorno di digiuno (ovvero l'ultimo)

Alura, stamattina pesavo 52 chili. E già questo mi ha dato da pensare, perché un altro paio di giorni e sarei finita col peso della nostra amica easy lady- ki, ioo?Awwwh, owh- (chi può capire capirà) e non è bello.
Poi ho visto un raggio di sole dalla finestra e ho proclamato "Usciamooooooo!", e infatti siamo usciti.
Mi sono spaparanzata su un muretto davanti alla spiaggia, occhi alle nuvole e orecchie al mare, con un sole niente male che mi scaldava le gambe. Sublime, anche se dopo giorni nella cripta rischiavo di diventare un mucchietto di cenere.
Tutto bene, direte voi tre amicici? Ecccccerto che no. Perché scopro che i 200 metri da casa al mare, percorsi alla velocità di un novantenne col deambulatore, mi fanno venire il fiatone. Quello da corsa per salvarsi da un'orda di zombie.
E dopo le due rampette di scale fino alla porta di casa, avevo un dolore in mezzo al petto e una tale mancanza di fiato da non riuscire a parlare. Non che di solito scali i grattacieli, ma insomma...
Per cui mi sono detta: cara Arianna, l'altra volta che hai digiunato (per meno giorni) mangiavi schifezze, eri in leggero sovrappeso e fumavi: il tuo corpo ha probabilmente percepito il breve digiuno come un tentativo positivo di salvataggio.
Stavolta mangi prevalentemente vegano da due anni, sei nel peso forma e hai smesso di fumare, non sarà mica che c'erano poche tossine da smaltire e il tuo corpicino ne ha abbastanza?
Po' esse'.
Per cui mi dirigo verso il gioielliere meglio noto come Naturasì, pronta a fare scorta di frutta e verdure e succhi per il periodo di transizione post-digiuno, che ho fissato in tre giorni.
Eh sì, perché non è che dopo 5 giorni a sola acqua puoi pasteggiare a porchetta, no no. Se vuoi vivere, no. Per tre giorni niente proteine, poi si vedrà.
Quindi da domani mattina ufficialmente si interrompe il digiuno!