tappa 08: Paleokastritsa-Agios Georgios North

Devo amaramente confessare che non c'e' stata nessuna serata trash greca, causa bassa stagione l'hanno rimandata al sabato...poi abbiamo fatto una colazione "ginnica" grazie al nugolo di vespe che ci tormentava (non fate mai e poi mai colazione a Paleokastritsa, meglio la fame).
A inizio camminata passiamo davanti al camping di Joanne e vediamo una tenduccia solitaria sotto gli ulivi...quello sara' l'ultimo avvistamento ufficiale dell'inglesina.
Salitona bestiale con vista sul golfo, per arrivare alla fortezza abbandonata di Angelocastro, dove volevo quasi quasi cacciare dallo zaino la spadina di plastica e fare un po' l'idiota, peccato fosse chiusa. Volevamo anche scavalcare il cancello, se e' per questo, ma una tedesca obesa ci teneva d'occhio dal basso.
Percorriamo una strada a zig zag che scende giu' a picco su una scogliera, a meta' tra l'emozione e il terrore, visto che abbiamo dovuto scavalcare dei massi piu'alti di noi, palesemente precipitati dal picco roccioso.
Inizia a scendere una pioggerellina, e con essa il freddo. Entriamo ad Agios Georgios del nord bagnati, con varie morti scampate sulle spalle e un cane idrofobo che ci insegue latrando. Amarum in fundo, l'Hotel e' fuori dal centro e per i pochi ospiti ha preparato un unico piatto: polpette! (da esclamarsi con delusione vegetariana, non con l'entusiasmo di Giuliano di Kiss Me Licia).

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